I 10 comandamenti del buon social media manager

Scrivere un buon post su Facebook ha regole molto volatili: le regole ci sono, ma non sono sempre valide, cambiano a seconda del contesto, al mutare del target di riferimento e anche in funzione delle caratteristiche del profilo.

Ci sono, però, alcune regole comuni derivate dall’esperienza che possiamo considerare (pressoché) universali, almeno per l’italiano. Soprattutto, sono regole che nessuno vi dirà mai, cionondimeno, sono vere. Assolutamente. Come il biglietto da 30 euro che ho nel portafogli.

 

1 – Non avrai altro social all’infuori di me

I post sono dedicati a ciascun social. Lo so che lo facciamo tutti. Lo faccio anche io. Ma copincollare un post da twitter a facebook, o peggio programmare post uguali con Hootsuite ac similia, è un po’ come cercare di stoppare una palla diretta nella propria porta anziché spazzare in angolo: se riesce bene sei il figo del villaggio globale, ma se sbagli rischi di farla passare tra le gambe e fare autogol, come Bonucci contro l’Austria Vienna in Europa League. Perché, se fatto bene, un post costruito per Facebook ha un tono diverso da un post costruito per twitter, perché:

 

  • è più lungo
  • tendenzialmente ha meno hashtag
  • il tag funziona diversamente (nel senso che su twitter funziona meglio, ma ne permette solo 10)
  • Il linguaggio è colloquiale, mentre su twitter è per forza di cose più tecnico e specifico
  • Facebook non include il primo link nel messaggio, twitter sì
  • Il pubblico di twitter generalmente discute di opinioni, quello di facebook si nutre di storie

2 – Non utilizzare il tuo social invano

Il messaggio è tutto, non si posta solo per postare qualcosa. Spesso ci dimentichiamo che le persone sono il target della nostra comunicazione e come tali quasi sempre non si fanno prendere per il naso. In genere, gli utenti boccaloni che si bevono tutte le bufale non sono quelli a cui si rivolge chi davvero ha bisogno di comunicare sui social. Perlomeno, non solo, non tutte.

3 – Ricordati di santificare le feste, ma soltanto le feste (e non sempre)

La presenza assidua sui social, non è solo indicata, ma caldamente raccomandata. Quindi, se proprio volete, potete esimervi dal postare al massimo nelle feste comandate, dopo aver fatto debiti auguri, ovviamente non generici ma adattati alla vostra immagine, al vostro tono e al vostro target.

4 – Onora le tue radici

Nei post metti sempre chi sei. La tua comunicazione parla di te, quindi deve trasmettere chi sei, che cosa pensi, quello a cui aspiri. Nascondersi, nell’interazione social, come in tutto ciò che coinvolge esseri umani, è sempre un grave handicap.

5 – Non uccidere la grammatica

La sintassi e la grammatica sono indispensabili, evita anche abbreviazioni e linguaggio sincopato (tks, nn, pk’ etc.): scrivere correttamente ci connota come produttori di contenuti di valore ed è una forma di rispetto per chi ci legge.

6 – Non commettere atti contro il buon gusto

Ci sono limiti che non si devono mai superare, nel turpiloquio, nella tipologia di immagini pubblicate, nel tono e nel contesto dei post. Per pubblicare dei contenuti provocatori o ironici bisogna essere in grado di farlo: provare e sbagliare è una delle azioni più controproducenti e, comunque, la comunicazione social deve avere un registro, non si può essere una volta ironici, una volta emotivi, una volta violenti.

Insomma, ci va il talento.

7 – Non rubare le idee

Ciò che funziona per un profilo, può non funzionare per un altro. Nel mondo social, l’identità è fondamentale, quindi non andate a saccheggiare la bacheca dei concorrenti. Nella vita, dareste affidamento a una persona che non ha un carattere definito?

8 – Non dire falsa testimonianza

Perché la gente vi segua, dovete avere carattere e carisma da leader. Condividere tutto, anche le balle più inverosimili, non ha proprio granché senso. Quindi, prima di cliccare “condividi” o “ritwitta” pensateci non due, ma tre volte e soprattutto, vivaddio, metteteci un commento vostro.

9 – Non desiderare i like di altri

Non invidiate le pagine che hanno più like. Se avete analizzato bene il vostro target, dovreste sapere se state lavorando bene o meno. Soprattutto, non è detto che la pagina rivale, di tanti like, non ne abbia moltissimi fuori target.

10 – Non desiderare un altro social

Ogni social ha la sua funzione e le sue caratteristiche. Esserci perché “ci sono tutti” o sull’onda dell’entusiasmo è peggio che inutile. A meno che, ovviamente, non vogliate solo passare del tempo che non sapete come impiegare diversamente.

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